Radici e territorio

 […] il senso e la realtà della comunità come vocazione universalmente umana, un tema che mi sembra lasciato in ombra o del tutto ignorato nell’epoca dell’individualismo adottato come ideologia globale e soprattutto come binario obbligato di vita per tanta gente. 

Ha scritto Eugène Minkowski che “l’uomo è fatto per ricercare l’umano”. Ricerca dagli esiti più diversi, dato che può condurre a una qualche verità e persino all’incontro con Dio, all’amore per qualcuno, all’azione storica, all’arte, oppure alla desolazione. In ogni caso l’umano non è un concetto, è la presenza incarnata degli altri, la costituzione e la qualità del nostro essere, la dignità che ci è intima e vitale come il respiro e che pure ci sfugge così facilmente. Nell’inquietudine di questa ricerca, in realtà, vorremmo trovare un ordine, una misura, un senso, quella verità che ci permette di sfuggire all’insignificanza. Altrimenti l’esistere diventa un veloce trascorrere nella confusione e nella dispersione, presi da un sentimento di vanità che toglie le energie e fa impallidire passioni, desideri, ideali, progetti e ogni attaccamento alla vita.  

Tratto da “L’Uomo e La Comunità” – Roberto Mancini 2004 EDIZIONI QIQAJON COMUNITÀ DI BOSE